Nel precedente articolo abbiamo riflettuto sul perché non sia plausibile, iniziando da zero, riuscire ad automatizzare i sistemi di trading in due giorni. Siamo partiti osservando che fare autotrading è un’operazione complessa, che coinvolge una vasta gamma di competenze differenti e che non può essere affrontata solo d’istinto.

Abbiamo poi concluso che, affinché il nostro Trading System risulti efficiente ed efficace, è necessario avere il controllo su tutto il processo di gestione. Per arrivare a questo dobbiamo completare un percorso articolato in sette macro-fasi. Riepiloghiamole, per comodità:

  1. Idea
  2. Programmazione
  3. Valutazione
  4. Ottimizzazione
  5. Validazione
  6. Portafoglio
  7. Autotrading

Oggi e nelle prossime settimane vogliamo concentrarci su ciascuno di questi step. Il nostro obiettivo è chiarire in cosa consistano, individuare quali siano le tematiche connesse ed evidenziarne le specifiche difficoltà. Cominciamo con il primo punto: l’idea.

Quali caratteristiche deve avere

Cercare l’idea per il nostro Trading System, per certi versi, corrisponde all’elaborazione di una valida visione imprenditoriale. Dobbiamo in sostanza precisare le tipologie di investimento sulle quali opereremo, gli obiettivi da raggiungere e le strategie che intendiamo utilizzare. Il tutto – aspetto fondamentale – deve essere adeguato e congruente rispetto al capitale che abbiamo a disposizione.

Per essere sicuri di imboccare la strada giusta dobbiamo sempre tenere a mente la seguente regola d’oro: il Trading System non è improvvisazione. Thomas Edison diceva che “il valore di un’idea sta nel metterla in pratica”, cioè che il primo requisito di una buona idea è che sia fattibile. Nel caso dell’autotrading, questo assume più sfumature di significato.

Come per i nuovi business, ugualmente nel nostro campo la creatività può giocare un ruolo importante. Tuttavia, anche l’idea scaturita da un’intuizione deve essere calata nella realtà, deve funzionare. Dovremo inoltre accertarci che non lo faccia in virtù di una coincidenza, ma perché è basata su un metodo rigoroso che trova conferma nello studio dei dati e nei comportamenti obiettivi del mercato.

Soprattutto, teniamo bene a mente che l’idea di cui abbiamo bisogno costituirà la base di un sistema automatizzato, cioè un software che eseguirà le istruzioni in esso codificate e opererà direttamente sul mercato senza alcun intervento da parte del trader. La nostra strategia operativa dovrà quindi poter essere tradotta in regole chiare, ripetibili e dove sia codificata anche ogni eventuale eccezione, ed espressa nel linguaggio di programmazione adottato dalla nostra piattaforma.

Dove trovarla

Se è vero che un lampo di genio può arrivare quando meno ce lo aspettiamo, è altrettanto vero che incoraggiare questa epifania è quasi sempre la tattica migliore. Chiaramente non esiste un metodo scientifico che ci conduca con certezza ad un’idea originale per il nostro Trading System, ma possiamo trovare un aiuto in diversi modi.

Un ottimo punto di partenza è quello di documentarsi su testi specializzati. La letteratura sul trading algoritmico è piuttosto ampia e offre informazioni utili sia per chi si trova alle prime armi che per chi è alla ricerca di perfezionamento. Suggeriamo il best seller scritto dal curatore dei nostri percorsi formativi, E. Tomasini insieme a U. Jäkle Trading Systems: A new approach to system development and portfolio optimisation (Harriman House, 2009) e relativa bibliografia.

Anche le pubblicazioni periodiche di settore offrono informazioni tecniche di alta qualità. Tra le molte riviste disponibili menzioniamo Traders Magazine Italia, Future Mag, The Technical Analyst e Technical Analysis of Stock & Commodities. Consigliamo inoltre di dare uno sguardo ai contenuti condivisi sulle diverse piattaforme di trading e forum di pertinenza, che offrono validi spunti non solo per l’elaborazione delle idee iniziali, ma anche per lo sviluppo dei sistemi. Segnaliamo in particolare 4Quants, che rilascia analisi tecniche estremamente dettagliate e utili per il trading in azioni, opzioni, futures e forex.

I corsi sull’automatizzazione dei sistemi costituiscono ovviamente canali preferenziali. Non solo perché sono percorsi mirati, studiati appositamente per conferire le competenze necessarie in ogni fase dell’autotrading, ma anche perché danno a chi lo frequenta l’impagabile vantaggio di essere assistito da docenti ed esperti del settore sia nelle nozioni teoriche che nelle esercitazioni pratiche. In quest’ottica, Algoritmica.pro organizza il corso Diventare Quant, che verrà presentato martedì 12 Giugno, alle ore 18, in un webinar gratuito.

Infine, uno dei contributi più preziosi si ottiene dal confronto con altri trader in occasione di eventi e meeting. Questi contesti danno l’opportunità di attingere al lavoro di ricerca di esperti, di rivolgere loro domande specifiche e di rimanere aggiornati sui nuovi sviluppi. A questo proposito, ricordiamo l’appuntamento annuale con il Convegno Italiano dei Trading System che si terrà sabato 15 Settembre 2018 a Bologna.

Il vero ruolo dell’idea

L’idea è il capitolo d’esordio della nascita di un Trading System. È il primo punto in senso logico, ma è l’ultimo dei problemi di un trader sistematico. Per chi si avvicina a questo mondo, infatti, quello del trovare un’idea è il passo più facile. Paradossalmente, potremmo anche replicarne una presa da un libro, da un sito web o da un collega: a quel punto, però, la strada verso l’autotrading sarebbe ancora molto lunga.

La tecnologia delle piattaforme di trading si è evoluta molto, negli ultimi anni. Oggi, ad esempio, abbiamo la possibilità di mettere alla prova la nostra idea – e verificarne il riscontro nella realtà – prima di mettere il sistema a mercato. Nonostante questo, alla definizione dell’idea dovranno necessariamente seguire tutti i passaggi che la trasformeranno in una strategia automatizzata.

Come abbiamo visto e avremo occasione di approfondire, questa idea dovrà essere programmata, quindi trasposta in regole e parametri organizzati in algoritmi; dovrà poi essere sottoposta a backtest e, successivamente, ottimizzata e validata. Solo al termine di questo percorso potremo concretamente utilizzarla in autotrading. Hai una domanda? Lascia un commento nell’apposita sezione qui sotto e ti risponderemo il prima possibile.