La valutazione delle performance di un trading system è la procedura da affrontare per definire un sistema “tradabile”, termine che indica la bontà razionale delle performance nel processo decisionale di scelta di un sistema.

Purtroppo la risposta alla domanda “questo sistema è tradabile?” non è immediata ed è il frutto di un processo di valutazione che solitamente viene definito come analisi.

L’analisi si divide in due componenti: soggettiva e sistematica.

La domanda che tutti gli investitori si pongono ogni volta che valutano uno strumento finanziario è se rispetta le proporzioni di rischio / rendimento, cioè se vale la pena di rischiare un capitale x a fronte di un ipotetico rendimento y. Si può riassumere questa affermazione dicendo che la vita è una serie di valutazioni rischio / rendimento pertanto la soggettività è una caratteristica intrinseca delle nostre scelte. Nell’approccio ai trading systems è necessario mostrare molta attenzione alla componente psicologica, perché si presenta come intangibile ed è la principale causa di fallimento dell’attività del trader. È possibile limitare il problema riuscendo a pesare la personale propensione e/o avversione al rischio.

Noi ci concentriamo sull’esistenza di un criterio preciso, basato su regole per definire oggettivamente se un sistema è tradabile. Questo criterio prende il nome di analisi sistematica.

Il primo indicatore di consistenza di un trading system è rappresentato dall’equity line, la curva cumulativa dei profitti. La lettura della stessa non va posta in termini di valore assoluto, ma di evoluzione e formazione temporale del profitto netto.

Un sistema, per essere consistente, deve generare profitti in modo continuativo nel tempo.